animalove |
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| In realtà l'episodio citato non ha direttamente a che fare con l'uso di un maschio vasectomizzato ne al numero di volte, è stata una questione leggermente diversa. La furetta era in calore già da un po' di tempo anche se nei limiti, il maschio come si era avvisato non era perfettamente in calore, una sola breve monta (o più probabile simulazione) non ha dato l'effetto sperato. In ogni caso si sapeva dell'eventualità del fallimento e una volta verificato era stato detto di prendere in seria considerazione l'opzione della puntura e della sterilizzazione (magari chimica) perchè per problmi logistici non si sarebbe potuto ritentare la monta prima di un mese circa. E' stato scelto di tenerla monitorata e qui c'è stato un errore di comunicazione, nel senso che si intendeva con esami del sangue mentre è stato ingenuamente capito di controllare comportamento, stato delle gengive ecc visto che l'esame era stato fatto da poco e purtroppo la situazione è inaspettatamente peggiorata praticamente da un giorno all'altro. Ora direi che ripetere una situazione del genere sia alquanto improbabile con le giuste attenzioni, si è cmq sempre ribadito che per intraprendere tale strada ci vuole una certa consapevolezza e metodo per ridurre al minimo i rischi, non è cosa per tutte le situazioni.
In ogni caso, indipendentemente da questo rischio citato, solitamente non consiglieremmo di usare questa tecnica per più di 2-3 anni, ma per i motivi descritti da Nixy sulla stimolazione dell'utero e ovaie, similmente alle furette gravide, anche se non è proprio identica la cosa.
Dubito che un accoppiamento con penetrazione (con maschio fertile o no è assolutamente indifferente), possa dare il rischio di non far regredire la femmina in calore naturale a meno che appunto non sia davvero breve e un unico episodio.
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